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Acido Ialuronico
L’acido ialuronico è costituito da unità alternate di acido glucuronico e di acetilglucosammina ed è uno dei leganti principali del tessuto connettivo. Per la sua struttura chimica ha la capacità di legare acqua ed altre sostanze dando origine ad un gel trasparente idratante e protettivo per la cute.
L’acido ialuronico è presente in particolare nel derma, conferendo alla pelle le proprietà di elasticità e morbidezza. -
Acido oleanolico
L’acido oleanolico è un principio attivo che possiamo ritrovare nel mondo vegetale, in particolar modo nell’estratto di foglie di Olivo. Inibisce l’enzima 5-alfa-reduttasi, responsabile per via indiretta della riduzione del ciclo di vita del capello, e uno delle principali cause dell’alopecia
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Acido salicilico
L’Acido salicilico è chiamato acido 2-idrossibenzoico e deriva dall’idrolisi enzimatica della salicina, glucoside salicoside estratto dal Salice (Salix alba). Per le sue virtù esfolianti e leviganti è utilizzato in cosmesi per preparare scrub o peeling chimici. Applicato sulla pelle infatti agisce come cheratolitico, ovvero è in grado di spezzare selettivamente la catena proteica della cheratina, abbondantemente presente nei corneociti. Non esercitando alcun effetto sulle altre proteine, l’Acido salicilico è in grado di esfoliare e distruggere solamente le cellule dello strato corneo.
A livello cutaneo, l’Acido salicilico diminuisce le forze di coesione dei corneociti: così facendo, viene favorita la desquamazione dei cheratinociti iperpigmentati, incoraggiando nel contempo il rinnovamento cellulare. L’effetto finale promosso dall’Acido salicilico è sorprendente: i “nuovi” cheratinociti, essendo meno ricchi di pigmento melanico, donano alla pelle un aspetto uniforme, levigato e luminoso.
L’Acido salicilico trova indicazione nelle seguenti circostanze: acne papulosa, rosacea, macchie scure sulla pelle legate al photoaging, forfora, psoriasi, ipercheratosi in genere.
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Allantoina
L’allantoina si trova in diversi substrati vegetali come i germi di frumento, le barbabietole da zucchero, nel riso brillato e nella corteccia d’ippocastano.
Viene utilizzata come importante principio attivo in dermocosmesi grazie alla sua capacità di promuovere la rapida proliferazione delle cellule, incrementando così la velocità di guarigione di infiammazioni, ferite, eritemi, scottature e ulcere. La sua alta proprietà idratante la rende preziosa nel trattamento delle pelli aride, atrofiche, spente o screpolate. Ha inoltre azione antiossidante, favorendo il rallentamento del processo d’invecchiamento.
In ambito farmacologico internazionale sono ampiamente riconosciute le sue virtù cicatrizzanti, lenitive, calmanti, idratanti, riparatrici cutanee
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Allergeni nei profumi
Un allergene è una sostanza solitamente innocua per la maggior parte delle persone, ma che in taluni individui, nei soggetti allergici o particolarmente predisposti, è in grado di produrre manifestazioni allergiche di varia natura. Occorre precisare che l’eventuale reazione dipende sia dalla sensibilità personale sia dalla percentuale contenuta nel prodotto e con la quale si entra a contatto.
Le nuove disposizioni della Direttiva 2003/15/CE2 prevedono l’obbligo di indicare sull’etichetta del prodotto cosmetico la presenza di 26 sostanze profumate ritenute responsabili dell’insorgenza di reazioni allergiche da contatto, quando presenti nel cosmetico al di sopra di una determinata concentrazione. In effetti queste sostanze hanno un ruolo fondamentale in quanto contribuiscono a conferire ai prodotti che le contengono un particolare aroma. Gli allergeni, dotati di un odore proprio e caratteristico, sono tra i principali costituenti di un profumo, che può essere definito come una miscela di sostanze odorose (in media 30-50 sostanze diverse), utilizzato per finalità cosmetiche, per rendere più gradevoli prodotti per l’igiene personale, per la cura del corpo e in sostanze per uso domestico.
Le sostanze profumate interessate esistono allo stato naturale ma possono essere ottenute anche tramite sintesi; in particolare 16 delle 26 sostanze identificate possono essere presenti allo stato naturale (ad esempio l’essenza di rosa contiene nella sua composizione 6 di questi allergeni: geraniolo, citronellolo, citrale, eugenolo, farnesolo, linalolo).
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Ammoniaca
L’Ammoniaca è un composto chimico di formula NH3, che viene rinvenuto in piccole quantità in natura nelle esalazioni vulcaniche ed è presente nell’atmosfera del Sole e di altre stelle. A scopi commerciali o industriali viene ottenuta tramite sintesi chimica. È una sostanza volatile che presenta un odore pungente, molto caratteristico, irritante per l’apparato respiratorio.
È utilizzata nelle tinture per capelli per rigonfiare il capello e farne aprire le squame. In questo modo il pigmento riesce a fissarsi all’interno del fusto capillare, dando una colorazione duratura. Può provocare reazioni allergiche o diversi tipi d’irritazione del cuoio capelluto, è irritante per la pelle e gli occhi, può causare asma e difficoltà respiratorie. Per questi motivi c’è la tendenza a sostituirla con altre sostanze che sono meno volatili e meno irritanti per l’apparato respiratorio e la pelle. Nei prodotti della linea Vebix Color, l’Ammoniaca è stata sostituita con l’etanolamina (INCI: ethanolamine), che possiede la medesima capacità di rigonfiare il capello, ma che non presenta l’odore pungente e sgradevole dell’Ammoniaca.
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Anti-ozone complex
L’ossido riduttasi è un enzima naturalmente presente nell’organismo. In ambito cosmetico, viene utilizzato un derivato biotecnologico dell’enzima che presenta eccellenti proprietà lenitive. Agisce proteggendo la pelle dall’aggressione di agenti ambientali, quali ad esempio l’ozono, radiazioni UV e tensioattivi; è infatti in grado di neutralizzare le specie reattive dell’ossigeno che causano danni al derma e all’epidermide, con invecchiamento cutaneo precoce.
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Antiossidanti
Gli Antiossidanti si possono definire come sostanze in grado di neutralizzare, anche a basse concentrazioni, i Radicali liberi e proteggere l’organismo dalla loro azione negativa.
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Apigenina
L’apigenina è un antiossidante presente nelle foglie di sedano e prezzemolo. Un’altra buona fonte naturale è costituita dalle foglie di Camomilla, di cui costituisce il maggior principio attivo responsabile delle sue proprietà spasmolitiche. Sul capello agisce stimolando la microcircolazione a livello del cuoio capelluto e del bulbo pilifero, migliorando l’ossigenazione dei tessuti e l’apporto di nutrienti essenziali per lo sviluppo e il rafforzamento del follicolo pilifero, contribuendo così ad aumentare il nutrimento e l’ossigenazione spesso insufficiente in situazioni di atrofia capillare (crescita carente).